Il TAR Campania, con la sentenza n. 3671/2025, ha chiarito un punto importante sugli affidamenti diretti preceduti da un avviso pubblico. Nel caso esaminato, una stazione appaltante ha pubblicato un avviso sul MEPA per raccogliere proposte per un servizio di supporto tecnico, specificando che non si trattava di una gara, ma di un’indagine esplorativa.
Il servizio è stato affidato a un operatore già beneficiario di incarichi simili, e sono stati sollevati due problemi: violazione del principio di rotazione e anomalia nell’offerta (ribasso del 90%).
Il TAR ha accolto il ricorso, affermando che la pubblicazione di un avviso pubblico trasforma di fatto l’affidamento diretto in una procedura comparativa, obbligando a rispettare la rotazione. La deroga è ammessa solo nelle procedure negoziate sottosoglia senza avviso.
Inoltre, il principio di rotazione si applica anche se i due incarichi sono formali diversi ma sostanzialmente analoghi, e anche se affidati da enti diversi ma sotto controllo analogo.
La sentenza ribadisce quindi che l’apertura al mercato con un avviso impone trasparenza e rotazione, per garantire concorrenza e correttezza negli appalti.
Traspare,
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