Il TAR Sardegna, con la sentenza n. 432 del 12 maggio 2025, ha annullato l’aggiudicazione di due lotti relativi a una gara per il trattamento dei rifiuti legnosi, ribadendo la centralità del rispetto delle regole fissate dal bando e della parità di trattamento tra concorrenti. Al centro della vicenda c’era il soccorso istruttorio, cioè la possibilità per un’impresa di integrare la documentazione mancante. La società vincitrice del lotto 1 aveva presentato documenti incompleti e la stazione appaltante le aveva concesso più volte di integrare gli atti, ma il TAR ha chiarito che i termini previsti dal Codice degli appalti sono perentori e non possono essere prorogati.
La sentenza ha inoltre evidenziato che la clausola del disciplinare che vietava di aggiudicare entrambi i lotti allo stesso concorrente era vincolante e non lasciava spazi di discrezionalità. Di conseguenza, anche l’aggiudicazione del lotto 2 è risultata illegittima. La decisione ha prodotto un effetto a cascata che ha premiato l’impresa ricorrente, inizialmente terza classificata, riconosciuta dal TAR come titolare di un interesse concreto al ricorso.
La pronuncia rafforza l’idea che la certezza delle regole e il principio di par condicio non possano essere messi da parte per sanare omissioni documentali o per semplificare l’azione delle stazioni appaltanti.
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